Il mio primissimo osservatorio astronomico fu il campanile di una chiesa di periferia. Da grande , ho visitato il planetario Hoepli, l'osservatorio di Brera ma non era più la stessa cosa. Incominciando come non richiesto aiuto campanaro, di soppiatto, la sera, salivo le tante scale a pioli fino al vano delle campane e, da lì, ecco le tre o quattro costellazioni che riconoscevo, con la stella polare che mi sembrava la prua del mondo verso l'infinito.. Una sera, io in cima ad un campanile ed un amico su un altro, in aperta campagna ed a qualche chilometro di distanza, nel buio, con una torcia elettrica, ci scambiavamo messaggi con l'alfabeto morse che, a quel tempo, conoscevo a menadito. Oggi mi piace immaginare di far suonare le campane di tutti i campanili a partire da Palermo e Santa Maria di Leuca e poi passare a risalire la penisola fino alle Alpi. Mentre, partendo da Milano, il suono possa procedere ad est fino a Trieste e ad ovest fino a raggiungere Ventimiglia. Insomma, creare una croce nazionale di bronzi sonori. Mi sembra semplice e bellissimo. Poi tenterei di far suonare contemporaneamente, all'ora nona di Gerusalemme, tutte le campane del mondo. Ho imparato che le cose importanti sono sempre semplici, come un bicchiere d'acqua.