Grandi manovre sui contributi
sacerdoti iscritti e da un certo numero di sacerdoti, pensionati nel corso del 2003 e del 2004. Per effetto di operazioni arbitrarie effettuate dal Ministero del lavoro il contributo annuale risulta tuttavia superiore a quello realmente dovuto. In poche occasioni l'anomalia muta a favore dei sacerdoti, chiamati a versare, questa volta, un contributo inferiore di alcuni centesimi. I sacerdoti che non sono compresi nel sistema di sostentamento o in quello di previdenza integrativa devono provvedere personalmente a versare le differenze contributive sia per il conguaglio dell'anno 2003 a titolo definitivo sia dell'anno 2004 a titolo provvisorio. I sacerdoti interessati calcoleranno le differenze contributive solo con riferimento ai mesi per i quali non è stato loro riconosciuto, secondo le norme Cei, il diritto all'ingresso nel sistema di sostentamento o in quello di previdenza integrativa. Per tutti gli altri sacerdoti, aventi diritto alla remunerazione o all'assegno di previdenza, il versamento dei conguagli contributivi verrà eseguito direttamente dall'Istituto centrale per il sostentamento, con riferimento agli effettivi periodi nei quali hanno percepito le relative provvidenze. Nei loro confronti lo stesso Istituto non procederà ad alcun addebito di contributi previdenziali. Nuove pensioni. I recuperi di contributi che l'Inps è tenuto ad effettuare sulle pensioni di nuova liquidazione avverranno in unica soluzione sugli arretrati eventualmente accantonati. Le nuove liquidazioni hanno subìto tuttavia un pesante rallentamento a causa di disfunzioni organizzative degli uffici previdenziali, che hanno provocato una elevata giacenza di pratiche da definire. Solo da pochi giorni, il gruppo di lavoro della Sede di Roma-Eur, competente al riguardo, è stato opportunamente potenziato.