Grandi invalidi, riprende da giugno l'assegno per l'accompagnatore
Grazie ad un aumento delle risorse disponibili, agli interessati spetta anche quest'anno l'assegno sostitutivo nell'importo mensile di 900 euro se affetti da superinvalidità. Scende invece a 450 euro mensili l'importo dell'assegno quando sono presenti menomazioni di grado inferiore, seguendo la classificazione delle invalidità della Tabella E del Testo Unico in materia di pensioni di guerra (Dpr 915/1978). L'Inps ha disposto, sul mese di giugno, il pagamento in unica soluzione degli arretrati relativi al periodo gennaio-maggio 2018 e, in via continuativa, l'assegno per i mesi da giugno a dicembre.
Si tratta in realtà di una conferma degli importi già in vigore gli scorsi anni, ma che richiedono ogni volta l'emanazione di un apposito decreto che ne garantisca il pagamento. È già accaduto in passato, nel 2008, che la categoria abbia sofferto pesantemente della mancanza di fondi, tanto che l'assegno sostitutivo, già allora di 900 e 450 euro, fu ridotto rispettivamente a soli 878 e 439 euro.
L'assegno in corso è un sussidio specifico per gli invalidi di guerra o per servizio già dipendenti da un ente pubblico (statali, militari ecc.) e va distinto dagli altri analoghi assegni o indennità di accompagnamento, previsti per i non vedenti o per gli invalidi civili al 100%, per le pensioni di inabilità dell'Inps o per i grandi invalidi del lavoro dell'Inail.
L'assegno sostitutivo ora in pagamento, indipendentemente dal suo importo, ha una funzione di risarcimento dello Stato al pubblico dipendente per i danni sofferti nel corpo e nella salute nel corso dello svolgimento di una funzione pubblica. Diversa quindi dalle finalità di assistenza e di tutela della salute, garantite con norma di legge, ai lavoratori e alla generalità dei cittadini.
Periodicamente si affacciano in Parlamento proposte per estendere o per migliorare l'importo sostitutivo, tutte finora senza esito. Col passare degli anni i grandi invalidi guerra si riducono di numero, ed anche l'invalidità per causa di servizio diventa circoscritta per effetto della privatizzazione del rapporto di lavoro avvenuta in diversi settori pubblici, come quello delle ferrovie.