Governi e imprese, corsa alla sostenibilità
Ma non è solo il settore pubblico a seguire questa rotta. Nel mondo dell'impresa privata è esploso negli ultimi anni – dagli Stati Uniti all'Europa al Medio Oriente – il "fenomeno ESG": ad ogni latitudine non c'è ormai piano strategico o industriale delle grandi aziende che non punti sui parametri ESG (Environmental, Social and Governance) come strategia-chiave di crescita nei prossimi anni, sia sui mercati di consumo che su quelli dei capitali. E mentre nella finanza fanno il pieno di adesioni green bond e social bond e brillano le performances di Borsa delle aziende più sostenibili, nell'economia reale colpiscono parabole di sviluppo come quello della produzione delle energie rinnovabili, diventate oggi le fonti più convenienti di nuova potenza energetica: negli ultimi 10 anni il costo dell'energia solare è crollato dell'89%, quello dell'energia eolica del 70%. Tutto ciò è accompagnato e rafforzato sul piano politico dalla crescente influenza dei temi ambientali sulle scelte di voto, come dimostra il caso tedesco.
La corsa globale alla sostenibilità, dunque, è oggi un fenomeno sempre più veloce e inarrestabile verso cui convergono tutti i fattori. Nessun business sembra esserne escluso, così come nessun Paese può permettersi di accumulare ritardo nella "transizione sostenibile". Per una volta, politica ed economia sembrano muoversi allineati nella direzione giusta.
Per commentare la rubrica con l'autore, scrivi a: fdelzio@luiss.it www.francescodelzio.it