Gli occhiali di Pietro, che vede lontano
Lo si vede in un’opera fiamminga del XIV secolo, l’ Altare della Passione di Conrad von Soest. Nel pannello della Pentecoste, evento straordinario in cui gli apostoli diventano maestri della fede parlando in varie lingue, in primo piano, poco sopra a Giovanni, scopriamo Pietro intento a leggere un grande libro. Non è l'unico a consultare i libri sacri, di fianco a Giovanni ne vediamo un altro con il libro, forse Bartolomeo (e lo riconosciamo dal coltello appeso alla cintola, tipico attributo dell'apostolo) e un terzo, proprio accanto alla Madonna, che regge però un libro chiuso. Pietro tuttavia è l'unico ad avere gli occhiali, l'unico che con il tipico gesto del vegliardo dotto e saggio, inforca l'occhiale su per il naso e indaga le Scritture comprendendone il senso.Anche il Crivelli assegna a Pietro il compito di istruire Paolo: è lui a leggere, all'apostolo delle genti, la buona novella del Vangelo, sebbene sia Paolo poi, a interpretarla e a diffonderla con il suo ministero apostolico.Così le due colonne della Chiesa sono lì, in piedi, strette nell'abbraccio di una verità che porterà entrambe al martirio. E se Pietro regge il Primo testamento, ai piedi dei due apostoli con uno scorcio straordinario, il Crivelli colloca altri due libri: il Vangelo e le lettere di Paolo. Le lettere di un uomo, dunque, dopo la cui lettura però la Chiesa non esita proclamare: Parola di Dio. Un fatto inaudito reso possibile solo per l’autorità della parola di Pietro, qui presbite, ma nella verità presbitero, cioè anziano nella fede, capace dunque di confermare i fratelli - compreso il grande Paolo - nella dottrina che viene da Dio.
Immagini:Carlo Crivelli (1435 – 1495) - Polittico del Duomo di Camerino. Santi Pietro e Paolo (part) post 1490, tempera e oro su tavola, 217 cm × 47 cm. Gallerie dell'Accademia, Venezia
Conrad von Soest, Altare Passion (Altare Wildungen) particolare della Pentecoste 1403 - Tecnica mista su legno, 73 x 56 cm, Chiesa parrocchiale, Bad Wildungen