Negli incontri che Pietro ebbe con te, Signore, io prego l'architettura dei miei stessi incontri. È vero: gli incontri di Pietro non sono lineari, neppure ovvi. Sono spesso goffi, confusi, anche contraddittori, ma esprimono una spoglia franchezza senza maschere, che ti chiedo anche per me. Una cosa possiamo dire: Pietro non si mette in posa, non tollera una relazione tattica con il Maestro, non elude le difficoltà, non si lascia catturare dal cinismo. Il Vangelo di Luca riporta che la prima parola di Pietro a Gesù è: «Signore, allontanati da me, perché sono un peccatore». E il Vangelo di Giovanni racconta nell'ultimo capitolo che Pietro sfidò i compagni ad andare a pescare, e che anche quella notte non presero niente. Fragilità, fallimento e scarsezza, dal principio alla fine. Nella storia di Pietro le difficoltà sono sempre in evidenza. Questo vuol forse insegnarci che le nostre difficoltà non sono quell'ostacolo che tante volte noi ci figuriamo. Aiutaci, Signore, a comprendere davvero che tu non ci allontani perché noi siamo peccatori. Quando abbiamo bisogno della tua grazia, tu ti fai prossimo e ci chiami a seguirti, rivelandoci l'amore del Padre.