Il lavoro è partecipazione all'opera creatrice di Dio e per questo esso apre la strada alla santità: vivere il proprio mestiere come una vocazione significa mostrare al mondo quell'alterità che dà senso all'umana esistenza. Patrono di questa preziosa opera di tessitura dell'Infinito nel quotidiano impegno non poteva che essere san Giuseppe. Il carpentiere di Nazareth con il suo lavoro diede sostentamento alla famiglia destinata a diventare casa di Dio in mezzo all'umanità. Così siamo chiamati a fare tutti noi, donne e uomini: mettere a frutto i nostri doni per fare spazio a Dio in questo mondo e custodire così l'unica vera radice di futuro. La memoria liturgica odierna fu istituita nel 1955 da Pio XII proprio per testimoniare l'importanza del lavoro nella visione cristiana: un messaggio che oggi continua a risuonare in tutta la sua portata profetica.
Altri santi. San Geremia, profeta (650-587 a.C.); san Riccardo Pampuri, religioso (1897-1930). Letture. Gen 1,26-2,3; Sal 89; Mt 13,54-58. Ambrosiano. At 2,29-41; Sal 117; Gv 3,1-7.