La riforma organica della magistratura onoraria, varata due anni fa col decreto legislativo 116 (detto "riforma Orlando") ha trovato solo oggi una prima definizione degli aspetti previdenziali. L'Inps ha infatti stabilito che i giudici di pace e i vice procuratori onorari devono essere iscritti alla Gestione Separata dei collaboratori (circ. 128/2019). La nuova assicurazione obbligatoria si applica sia ai giudici incaricati dopo l'entrata in vigore della riforma, cioè dopo il 15 agosto 2017, sia a quelli già in servizio a quella data. Sono invece esclusi coloro che sono iscritti agli Albi forensi e che pagano i contributi previdenziali alla relativa Cassa professionale. L'intervento dell'Inps segue la nuova definizione dei redditi dei giudici di pace, prima considerati come redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente; ora invece i compensi ricevuti dai giudici vengono valutati come redditi di lavoro autonomo, percepito complessivamente in denaro o in natura. I giudici di pace hanno quindi l'obbligo di iscriversi alla Gestione Separata e in questa possono interagire con un Pin dispositivo, alla pari dei liberi professionisti che non dispongono di una previdenza di categoria. Nella Gestione sono soggetti alla
stessa aliquota sulla contribuzione dei lavoratori autonomi, cioè il 25,72% del reddito prodotto (25% per la pensione e 0,72% per la malattia, la maternità e la degenza ospedaliera). I pagamenti sono dovuti seguendo il calendario fiscale (dichiarazione sul modello Redditi dell'anno successivo, quadro RR, saldo e acconti entro il 30 novembre). Con la circolare 128 l'Inps mostra di aver eseguito il suo compito, ma già dallo scorso luglio un disegno di legge (n. 1348) ha rimesso in discussione la riforma del 2017, inadeguata secondo gli interessati, sulla scorta anche dell'invito della Commissione Europea a conformare le tutele stipendiali e previdenziali dei giudici di pace a quelle dei magistrati di carriera e dei giudici di ruolo. Per una seconda riforma del settore è stato suggerito un rinvio dell'iscrizione alla Gestione Separata. Ed in effetti l'Inps non ha stabilito una precisa decorrenza per l'iscrizione alla Gestione, contrariamente al Ministero della Giustizia che ha invece indicato la data del 21 agosto 2021 per i giudici di pace che erano già in servizio prima della riforma.