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“Giubileo 2025”, sport senza barriere

Andrea Fagioli martedì 4 giugno 2024
Meno male che c’è RaiPlay, altrimenti vedere Giubileo 2025 - Pellegrini di speranza sarebbe un problema per molti, insonni a parte, visto che il programma di Rai Vaticano va in onda su Rai 1 la notte tra domenica e lunedì intorno alle una. Tra l’altro l’ultima puntata, la quattordicesima di questa serie giubilare (recuperabile anche sul sito www.raivaticano.rai.it), tratta un tema interessante per i più: lo sport che abbatte i muri. L’attività sportiva, praticata o seguita in tv, coinvolge un numero elevato di persone. Ancora di più, almeno lo si spera, sono quelle coinvolte dal tema della pace che sta dietro, appunto, all’abbattimento dei muri, che rende possibile, stando a Papa Francesco, «costruire una cultura dell’incontro tra tutti per un mondo di pace». La schema del programma è semplice (intervista in studio e servizi a supporto nell’arco di una mezz’ora o poco più), ma i contenuti sono importanti e prendono spunto dall’attualità. Nel caso specifico dagli imminenti avvenimenti sportivi a livello internazionale: Europei di atletica leggera, Europei di calcio, Olimpiadi e Paralimpiadi. Nella puntata in questione (condotta da Stefano Ziantoni, che è anche autore del programma con Fabrizio Binacchi e Antonello Sacchi per la regia di Luigi Zaccaria) è stato ospite in studio il filosofo Benedetto Ippolito, che ha sottolineato come lo sport riguardi l’universalità dell’essere umano e per questo può trasformarsi, stando ancora a papa Francesco, «in veicolo di fraternità». Ma lo sport significa anche voglia di ricominciare, come nel caso degli atleti paralimpici. Altre volte, però, può diventare motivo di divisione. È successo, ad esempio, con i manifesti ufficiali dei prossimi Giochi olimpici a Parigi da dove è sparita, nella rappresentazione artistica, la croce della chiesa degli Invalides. Giubileo 2025 - Pellegrini di speranza riferisce anche su questo. © riproduzione riservata