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Giovanni Battista de La Salle. L'educazione e la scuola come dono per gli altri

Matteo Liut giovedì 7 aprile 2022
Profeta di un'educazione come un processo di crescita continua destinato a diventare dono per gli altri, san Giovanni Battista de La Salle oggi ci consegna un messaggio profondamente attuale. Nato a Reims il 30 aprile 1651 in una famiglia nobile, laureato in lettere e filosofia, divenne prete nel 1678. A Reims ebbe diversi incarichi e collaborò anche con le scuole fondate da Adriano Nyel, un laico dedicato all'istruzione popolare, che però non curava l'istruzione degli insegnanti. E de la Salle partì proprio da lì, riunendo i maestri di Nyel in comunità dove viveva anche lui, facendoli studiare. Ripensa poi anche il metodo di insegnamento, abolendo la lingua latina e introducendo il francese in ogni disciplina. Così nel 1680 nacque la comunità dei «Fratelli delle Scuole Cristiane», che in genere non erano preti e indossavano una tonaca nera con pettorina bianca, un mantello e gli zoccoli. Aprirono altre scuole, fino ad arrivare nel 1688 a Parigi. Critiche e ostacoli, però spinsero de la Salle a portare la sua comunità nel paesino di Saint-Yon, presso Rouen, dove morì il 7 aprile 1719.
Altri santi. Sant'Egesippo, scrittore (II sec.); beata Maria Assunta Pallotta, religiosa (1878-1905).
Letture. Gen 17,3-9; Sal 104; Gv 8,51-59.
Ambrosiano. Gen 50,16-26; Sal 118 (119),145-152; Pr 31,1.10-15.26-31; Gv 7,43-53.
Bizantino. Gen 46,1-7; Pr 23,15-24,5.