Giovani avvocati, iscrizione on line alla previdenza forense
In alternativa a questa opportunità gli interessati hanno la possibilità di riscattare ai fini pensionistici lo stesso praticantato, in qualsiasi tempo dopo l'inizio dell'assicurazione obbligatoria, ma con un onere economico decisamente superiore. Iscrizione facoltativa e riscatto non sono cumulabili tra loro perché qualsiasi tipo di riscatto richiede la totale assenza di contribuzione nel periodo da riscattare.
L'iscrizione facoltativa per i tirocinanti va incontro all'elevato numero di accessi alla professione forense che la Cassa sta registrando da diversi anni e che ha portato l'incidenza di avvocati sulla popolazione italiana da 1,5 ogni mille abitanti nel 1995 a 4 avvocati ogni mille abitanti nel 2017, con rilevanti picchi nelle regioni del Sud. Una tendenza che potrebbe essere rallentata da una novità della legge forense n. 247/2012 e regolata da un recente decreto, che introduce dal prossimo 28 settembre per i nuovi tirocinanti l'obbligo di frequentare appositi corsi di formazione, per almeno 18 mesi di durata e per complessive 160 ore, prima di sostenere l'esame di Stato per la professione.
Nel futuro di tutti i nuovi avvocati si profila, in lontananza, una pensione di vecchiaia liquidata esclusivamente col sistema contributivo che calcola l'importo degli assegni attraverso coefficienti di trasformazione dei contributi. La scorsa settimana è stata approvata dai Ministeri vigilanti la delibera n. 200 con la quale il Consiglio della Cassa forense ha aggiornato i coefficienti relativi alle età anagrafiche fino ad 80 anni. Quanto all'età per la pensione, salvo riforme del settore, sarà richiesto il compimento di 70 anni e contributi da un minimo di 5 fino a 35 anni. Per la pensione col cumulo gratuito valgono invece 70 di età e almeno 20 di contributi.