Rubriche

Giovan Giuseppe della Croce. Un padre per i poveri tra i vicoli di Napoli

Matteo Liut venerdì 5 marzo 2021
San Giovan Giuseppe della Croce di certo non temeva di stare tra la gente e di andare incontro ai poveri, ai bisognosi, là dove essi vivevano, nei vicoli bui e nelle misere soffitte di Napoli. Animato da una profonda spiritualità sorretta dalla preghiera, egli fu un amato padre spirituale e confessore, diventando così icona di una fede che sa guarire l'anima e aiuta a sanare il corpo. Carlo Gaetano Calosirto - questo il suo nome di Battesimo - era nato a Ischia nel 1654 e crebbe nella fede grazie all'educazione dei padri agostiniani. All'età di 16 anni entrò tra i Francescani Scalzi della riforma di san Pietro d'Alcantara, detti anche Alcantarini, nel convento napoletano di Santa Lucia al Monte, attratto dalla radicalità evangelica di quella Regola. Trasferito al santuario di Santa Maria Occorrevole di Piedimonte d'Alife, fu anche maestro dei novizi a Napoli. Dopo la divisione con il ramo spagnolo, guidò gli Alcantarini italiani, lavorando per 20 anni alla riunificazione delle due famiglie. Morì nel 1734 nel convento dove quasi 65 anni era iniziato il suo cammino da religioso.
Altri santi. San Conone l'Ortolano, martire (III sec.); sant'Adriano di Cesarea, martire (m. 309).
Letture. Romano. Gen 37,3-4.12-13.17-28; Sal 104; Mt 21,33-43.45.
Ambrosiano. Aliturgico.
Bizantino. Aliturgico.