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Giornalisti, in salvo i contributi

Vittorio Spinelli martedì 27 ottobre 2009
Di comune accordo, l'Inps e l'Inpgi, l'Istituto di previdenza dei giornalisti, hanno stabilito di regolare le competenze di ciascuno dei due enti, ponendo fine alle incertezze sul futuro pensionistico di centinaia di professionisti dell'informazione.
La nuova convenzione previdenziale, siglata il 7 ottobre scorso da Mastrapasqua e Camporesi, presidenti dei rispettivi Istituti, prevede di trasferire reciprocamente le contribuzioni previdenziali dei giornalisti, professionisti o pubblicisti, versate erroneamente ad una delle due strutture pensionistiche.
Il trasferimento dei contributi avverrà direttamente tra gli uffici interessati, in seguito alle circolari ufficiali sulla convenzione, con le diverse modalità applicative indirizzate dall'Inps ai suoi uffici periferici e dall'Inpgi ai datori di lavoro, tendenti sostanzialmente a sanare le posizioni contributive presso l'Inpgi.
L'operazione conclude un'annosa vertenza sul lavoro di natura giornalistica svolto presso enti pubblici ed aziende private (uffici stampa, addetti ecc.), che la legge 388/2000 ha stabilito di assicurare esclusivamente all'Inpgi. Forti resistenze di parte sindacale e applicazione della novità in ambienti estranei all'editoria hanno frenato l'applicazione della legge, dando poi luogo a diverse irregolarità (come i versamenti effettuati all'Inpgi anche in assenza di uno status professionale).
I contributi ora da trasferire comprendono i periodi dal 1° gennaio 2001 fino alla data della prevista circolare e non sono colpiti da termini di prescrizione o da sanzioni civili, considerato che i datori di lavoro, pubblici e privati, hanno provveduto in buona fede ad adempiere i loro obblighi contributivi presso l'Inps o l'Inpgi.
In pratica, ogni ente cancellerà la posizione assicurativa irregolare, costituendo nello stesso tempo una nuova posizione assicurativa nell'altro ente. Alla cessazione dell'incarico di natura giornalistica, ora assicurato all'Inpgi, farà seguito una eventuale posizione assicurativa presso il successivo ente assicuratore.
L'incarico di natura giornalistica " precisa la convenzione " va riferito ad ogni attività di lavoro, a tempo determinato o indeterminato, riconducibile alle figure contenute nella legge 63/1969 sulla professione giornalistica, anche senza l'applicazione del contratto nazionale di categoria e a prescindere dall'inquadramento del datore di lavoro.
I contributi minori, cioè quelli che non si calcolano per le pensioni (disoccupazione, fondo di garanzia del tfr, assegno per il nucleo familiare, mobilità) già versati all'Inps, sono confermati alle relative gestioni e sono fatte salve le prestazioni ad essi collegate.
Inpgi 2. Una frangia dei trasferimenti riguarda i giornalisti pubblicisti che, anziché iscriversi alla gestione separata Inpgi, avevano optato per il mantenimento dell'iscrizione all'Inps. Novità della Cassa: i giornalisti iscritti a Inpgi 2, possono pagare i contributi con bonifico on line.