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Gesù Cristo contro Babbo Natale: un gioco da tavolo da non crederci

Guido Mocellin venerdì 24 novembre 2017
Sarò sincero: dal post pubblicato il 22 novembre su “Cristiani Today” da Rita Sberna ( tinyurl.com/ybfdh9zk ) non era facile capirci qualcosa, se non che esiste sul mercato anglofono un gioco da tavolo che contrappone Gesù a Babbo Natale, e che esso è «ritenuto blasfemo» o comunque malvisto dai cristiani. Per saperne di più si doveva cliccare sul rimando (fugace) all'autorevole fonte, il sito di news della Bbc ( tinyurl.com/y7cqqobt ). Ecco allora la notizia, che risale giusto a un anno fa, sul gioco e sulle critiche e i consensi che ha ricevuto. Facile per i più curiosi, a questo punto, arrivare alla pagina web ( tinyurl.com/ycxp2mqg ) che l'azienda produttrice, la Komo Games, ha aperto a suo tempo per lanciarlo, con tanto di video esplicativo.
L'idea, davvero balorda, di “Santa Vs. Jesus” (così si chiama; è consigliato dai 15 anni in su), è che Babbo Natale e Gesù Cristo siano in competizione tra loro per assicurarsi, in vista delle festività, il maggior numero di “credenti”. Si possono impersonare la signora Claus, qualche elfo e qualche renna e stare nella squadra del primo, che pare quella dei “cattivi”, oppure la Madonna, l'angelo Gabriele o uno dei magi e militare con il secondo, il capo dei “buoni”.
Il gioco è nato grazie al successo di una preventiva campagna di finanziamento: segno che qualcuno ci ha “creduto” al punto da pagare perché venisse prodotto. Se lo spunto viene evidentemente dalla domanda su “chi porta i regali ai bambini” (Gesù Bambino o Babbo Natale? Santa Lucia o la Befana?), non v'è dubbio che ritrarre in termini così dis-sacranti Babbo Natale e Gesù che lottano per «governare sul Natale» ne fa due personaggi di pura fantasia. In tal modo va in pezzi anche il dato storico-culturale, immaginando che un Natale esista a prescindere dalla fede nell'incarnazione, passione, morte e risurrezione di Gesù – la stessa fede che animò il vescovo Nicola dal quale l'immagine di Santa Claus dipende. Un prezzo troppo caro anche per il divertimento che il gioco promette. Preferisco la tombola.