Il cuore di un pastore non lascia indietro nessuno, soprattutto coloro che fanno più fatica, che rimangono ai margini o che patiscono più di altri la violenza del mondo. E così san Gennaro decise di non lasciare indietro il diacono Sosso (o Sossio), che era stato arrestato mentre si recava proprio all'incontro con il vescovo. Nato forse nella città partenopea nella seconda metà del III secolo, Gennaro era vescovo di Benevento e i fatti legati al suo martirio avvennero nel 305 durante la visita pastorale ai fedeli di Pozzuoli, mentre infuriava la persecuzione di Diocleziano. Sosso era amico di Gennaro, che aveva incontrato a Miseno, e stava andando a Pozzuoli quando venne arrestato. Gennaro, assieme a due compagni, Festo e Desiderio, decise di andare a portargli conforto in carcere e fece pressione per la sua liberazione. Il proconsole della Campania, Dragonio, però, fece arrestare anche il vescovo e i compagni. Il gruppo venne prima condannato a morire nell'anfiteatro fra le zanne degli orsi, poi, per evitare disordini, dovuti alla simpatia della gente per i prigionieri, furono decapitati.
Altri santi. Sant'Abbone di Metz, vescovo (VII sec.); santa Maria de Cervellon, monaca (1230-1290).
Letture. Romano. Sap 2,12.17-20; Sal 53; Giac 3,16-4,3; Mc 9,30-37.
Ambrosiano. Is 32,15-20; Sal 50 (51); Rm 5,5b-11; Gv 3,1-13.
Bizantino. Gal 2,16-20; Mc 8,34-9,1.