Francesco, Mazzolari e Milani: come li hanno visti da lontano
Personalmente non ho partecipato ad alcuna disputa, ma ho riavvertito anch'io l'empatia di quando, già morti, mi ero avvicinato agli scritti e alle biografie di questi due parroci, e mi sono riconosciuto tra quanti hanno considerato il 20 giugno una «bella giornata» per la Chiesa italiana. Voglio però far notare che vista dall'estero l'iniziativa di papa Francesco è apparsa più che ordinaria: un «omaggio a due parroci di campagna», come la presentava “Rome Reports”. Attingendo al “Sismografo”, il blog-aggregatore di notizie ecclesiali in sette lingue, vedo, in inglese, solo la “Associated Press”, che titola: «Il Papa rende omaggio ai preti “ribelli” censurati per il loro impegno verso i poveri». In francese c'è “La Croix”: «Due figure di preti “disturbatori” riabilitati da papa Francesco». In spagnolo “Abc” punta altrove: «Il Papa chiede “un clero non clericale” secondo l'esempio dei due sacerdoti italiani trattati ingiustamente». Dal canto suo la diffusissima “Aciprensa” fornisce, a posteriori, una lunga scheda ( tinyurl.com/ydxve5ze ) attraverso la quale i suoi utenti potranno conoscere «due sacerdoti che si dedicarono a difendere i più poveri e a lottare contro le ingiustizie sociali».