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Francesco Antonio Fasani. Frate, apostolo della Capitanata, padre per i poveri e i carcerati

Matteo Liut domenica 29 novembre 2020
Camminare assieme al prossimo, condividendo con lui ciò che riserva la quotidianità, tenendo sempre lo sguardo su ciò che da senso al nostro vivere: l'amore di Dio. Questo stile, cui è chiamato ogni battezzato, animò l'agire di san Francesco Antonio Fasani, autentico apostolo della Capitanata, corrispondente a quella che oggi è la provincia di Foggia. Era nato il 6 agosto 1681 a Lucera ed era entrato tra i Minori Conventuali. Dopo aver compiuto il noviziato a Monte Sant'Angelo sul Gargano, dove emise la professione il 23 agosto 1696, fu inviato ad Assisi nel 1703 e venne ordinato sacerdote due anni dopo. Nel 1707 rientrò a Lucera e venne eletto ministro provinciale. Curava in maniera particolare la devozione alla Vergine e teneva un “registro” dei poveri per poter assisterli meglio nelle loro necessità. Girò da predicatore tutti i paesi della Capitanata e si dedicò anche all'accompagnamento dei condannati a morte nelle loro ultime ore di vita. Morì il 29 novembre 1742 ed è santo dal 1986.
Altri santi. Santa Illuminata, vergine (III-IV sec.); beata Maria Maddalena dell'Incarnazione, religiosa (1770-1824).
Letture. I Domenica di Avvento. Is 63,16-17.19; 64,2-7; Sal 79; 1Cor 1,3-9; Mc 13,33-37.
Ambrosiano. III Domenica di Avvento. Is 51,1-6; Sal 45 (46); 2Cor 2,14-16a; Gv 5,33-39.