Fra premi letterari e diete estive, qualche consiglio (variegato) ai lettori
Ai lettori bulimici consiglio, il lunedì, di non leggere niente ma di pensare bene all'ultimo libro che hanno letto. Il martedì dovranno leggere tre epigrammi, uno al mattino, uno a mezzogiorno e uno prima di dormire. Il mercoledì lo dedicheranno a un breve racconto di Cechov, nient'altro. Il giovedì sarà bene concentrarsi sulla prima pagina di un giornale: solo quella, evitando le pagine interne e riflettendo su titoli, sottotitoli e foto. Il venerdì andrà dedicato a leggere e rileggere almeno cinque o sei volte, a scelta, il discorso di Gesù «Guai a voi, farisei e dottori della Legge!» o un salmo di Davide o una lettera di Seneca a Lucilio. Il sabato il lettore bulimico dovrà meditare su quello che ha letto, magari parlandone con qualcuno. La domenica, riposo.
Al lettore anoressico dico che dovrà leggere, in non più di una settimana, Il rosso e il nero, o Delitto e castigo, o I promessi sposi, o Moby Dick, o Anna Karenina, o L'educazione sentimentale: nessun indugio, né dubbio, né paura, semplicemente cominciare a leggere e non smettere fino all'ultima pagina.
Al lettore equilibrato direi di non essere sempre equilibrato e di uscire dalle sue abitudini: se legge romanzi di oggi, si dedichi per esempio alle Operette morali di Leopardi, alla Democrazia in America di Tocqueville, ai diari di Kafka, all'Orlando furioso. Perderà poco, guadagnerà molto.