Fondo clero, in attesa di riscatto
Associazioni religiose. La Caritas, l'Azione cattolica, le Acli, le mille associazioni del mondo religioso, già in prima fila nel suscitare l'interesse dei giovani per il volontariato nel servizio civile, potrebbero risentire gli effetti del nuovo carico previdenziale che certamente non agevola gli interessati. Per la prossima riforma della legge 64/2001 del servizio civile è allo studio la concessione di un bonus per il volontario, di importo consistente così da contrastare l'alta percentuale di abbandoni dei progetti avviati.
Fondo clero. Interessante banco di prova per i diritti dei sacerdoti sarà l'inevitabile circolare dell'Inps sul nuovo riscatto, prossima alla pubblicazione. L'Istituto dovrà indicare se il Fondo di previdenza per il clero è da considerarsi inserito fra le gestioni previdenziali nelle quali poter riscattare il servizio civile volontario, oppure se il Fondo ne è escluso, non essendo espressamente citato dalla legge. Con indubbio danno, in questo caso, per quei volontari poi attirati dalla vocazione sacerdotale ed interessati al riscatto.
Numerose sono le pronunce della magistratura favorevoli a ritenere il Fondo clero, obbligatorio per i sacerdoti, già inserito nel gruppo delle gestioni obbligatorie che accompagnano l'assicurazione generale. In più occasioni l'Inps si è invece mostrato ostinatamente restrittivo sull'argomento, peraltro contravvenendo alla norma del Fondo (art. 27) che recepisce automaticamente tutte le misure pensionistiche di portata generale.
L'ingresso del nuovo riscatto del Fondo Clero non turberebbe gli equilibri finanziari della gestione, barcollante sì ma per altri motivi, essendo a totale e completo carico del volontario. Un'occasione per voltare pagina sui troppi no che hanno finora defraudato gli iscritti al Fondo di molti diritti previdenziali.