Filosofe femministe troppo occupate
INCANTESIMIÈ assai frequente incontrarsi sui giornali con gli sforzi di quei "laici" che vorrebbero «rompere l"incantesimo» della religione come se questa fosse «un fenomeno da studiare» per «trovarne una spiegazione scientifica». È il caso, per esempio, dello scorso numero di MicroMega (n. 6), dove il filosofo Daniel Dennet spiega ragioni e fini del suo ultimo libro, che s"intitola appunto «Breaking the Spell». In inglese spell significa, appunto, magia, incantesimo, ma nell"intervista il filosofo lo esplicita scientificamente " chiedo scusa ai lettori " con: «Tutte queste stronzate». Per fortuna l"intervistatrice premette che oltre a quelle generali sulla «validità del metodo scientifico» di Dennet, «le critiche maggiormente accese vengono più dai laici che dai religiosi [...] Cercare di spiegare scientificamente la religione non spezza l"incantesimo [...] perché l"unico modo di comprendere l"esperienza religiosa è viverla dall"interno». Ma ecco, sulla Repubblica delle donne (sabato 2), un"altra indiretta risposta a Dennet. Umberto Galimberti afferma che «non c"è alcun dubbio che la scienza grondi di metafore religiose»: basterebbe ricordare la convinzione comune che «ripone in essa la speranza se non di salvezza certamente di salute, guarigione, progresso, crescita». Dunque proprio la religione deve rompere l"incantesimo della scienza, quando diventa scientismo.
LAICITÀ?Il Forum delle donne del Prc è stato dedicato al «nesso tra patriarcato e sacro» per sottolineare che «la laicità è donna». Ecco una sintesi che ne ha fatto Liberazione (domenica 3): quando «la politica è senza etica [...] è la religione che si fa etica. Che comincia a dettare norme di convivenza privata e pubblica [...] Ma soprattutto ad invadere la libertà sessuale delle donne». Vuol dire che la laicità è sesso?