L'incentivo statale introdotto l'1 marzo scorso dovrebbe agevolare l'acquisto delle auto a basse emissioni di CO2, andando a sommarsi agli sconti già applicati dai rivenditori. Un'indagine di “Quattroruote” pubblicata nel numero di aprile, realizzata visitando 22 concessionarie tra Milano e Roma e facendo redigere i preventivi per modelli destinati a beneficiare dell'ecobonus, dimostra invece che non è così. A fronte dell'incentivo infatti, spesso diminuiscono gli sconti offerti dai concessionari. Con la conseguenza che, in molti casi, all'acquirente non arriva alcun beneficio supplementare, mentre aumenta il margine di guadagno per chi vende.
Fatta la legge, trovato l'inganno. Ma al di là della beffa, resta lo sconcerto per un mondo, quello dell'auto, che tra scandali (propri) e ingiuste vessazioni (da parte delle pubbliche amministrazioni), continua a meritarsi di farsi guardare male da chi non lo ama.