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Luigi Maria Palazzolo. Fare tutto il possibile e poi affidare tutto a Dio

Matteo Liut sabato 15 giugno 2024
Tutto quello che possiamo fare davanti alle traversie della vita è «fare di tutto noi, come se toccasse solo a noi fare tutto, e poi, quando abbiamo fatto tutto quello che possiamo, aspettare da Dio tutto». Insomma: impegno fino in fondo, affidando poi ogni cosa a Dio. Era questo lo stile di san Luigi Maria Palazzolo, fondatore delle congregazioni delle Suore Poverelle e dei Fratelli della Sacra Famiglia. Nato il 10 dicembre 1827 a Bergamo, fu ordinato prete il 23 giugno 1850. Fin dall’inizio del suo ministero si dedicò alla cura dei ragazzi dei quartieri poveri. Ben presto capì che era necessario rivolgere il suo apostolato anche alle ragazze, così nel 1864 arrivò all’apertura di un oratorio femminile. Tuttavia mancava qualcuno che se ne prendesse cura: nasceva così l’idea di una congregazione femminile, che prendeva vita nel 1869. La prima a pronunciare i voti fu Teresa Gabrieli. A lei si aggiunsero altre donne: erano le Suore delle Poverelle. Nel 1872, poi, nascevano a Torre Boldone i Fratelli della Sacra Famiglia, la congregazione maschile, dedicata alla cura dei figli del contadini poveri. L’opera proseguì per alcuni decenni, ma venne chiusa nel 1928. Fino alla morte, avvenuta il 15 giugno 1886, Palazzolo proseguì nella sua opera, superando non poche difficoltà. Beato dal 1963, è santo dal 15 maggio 2022. Altri santi. Sant’Amos, profeta (VIII sec. a.C.); san Vito, martire (III sec.-303). Letture. Romano. 1Re 19,19-21; Sal 15; Mt 5,33-37. Ambrosiano. Lv 23,9.15-22; Sal 96 (97); Rm 14,13-15,2; Lc 11,37-42. Bizantino. Rm 6,11-17; Mt 8,14-23. t.me/santoavvenire © riproduzione riservata