Fantasie malate su cardinali e Vaticano Non dare spazio a chi semina zizzania
Caro Avvenire, leggo su molti post apparsi su Facebook che Papa Francesco avrebbe nominato cardinale il figlio del miliardario americano Soros. Si tratta di una notizia vera o è la solita bufala per gettare discredito (per usare un eufemismo) sul sommo Pontefice? Vi sarei grato per una risposta. Cordiali saluti e auguri per il nuovo anno.
Gianvito Laforgia
Gentile Laforgia, rispondo con riluttanza a quella che pare un’insinuazione malevola travestita da ingenua volontà di avere un chiarimento in favore del Papa. Effettivamente, c’è qualche utente di Facebook che, in malafede o per burla, ha diffuso la falsità cui si riferisce. Ma tale è l’inverosimiglianza che già molti altri l’hanno smascherata come fake news, e anche lei ha sicuramente capito che si tratta solo di un vile attacco a Francesco. Basta verificare le nomine ufficiali. E non ci sarebbe altro da dire. Tuttavia, dopo aver ribadito con le recenti parole del cardinale Matteo Zuppi che «se uno è cattolico e non ha buoni rapporti con il Papa, il problema è che forse ti sei dimenticato di essere cattolico», vale la pena di analizzare come possano nascere simili scempiaggini.L’unico elemento che connette il Pontefice al 38enne Alexander Soros è il fatto che quest’ultimo fosse uno dei 12 membri della delegazione ammessa all’udienza privata in Casa Santa Marta concessa a Bill Clinton lo scorso 5 luglio. Non sono mancate le perplessità dei critici in servizio permanente effettivo, solerti nel ricordare che la Fondazione guidata dall’ex presidente americano è attiva nel promuovere la cosiddetta salute riproduttiva, che ricomprende l’accesso libero all’aborto.Ovviamente, i maggiori strali sono andati alla presenza del quartogenito del ricchissimo banchiere, speculatore e filantropo George Soros, divenuto recentemente guida operativa dell’Open Society Foundations, organizzazione che da anni sostiene le libertà politiche e civili, a partire dalle battaglie contro i regimi comunisti dell’Est Europa per finire con ampi finanziamenti alla causa del diritto all’interruzione di gravidanza e all’eutanasia. La famiglia Soros è uno dei bersagli privilegiati delle teorie complottistiche che vedono la “finanza ebraica” tramare al fin di sovvertire la società cristiana (alimentate anche da politici come Viktor Orbán). Forse non è un caso che il prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il cardinale arcivescovo Victor Manuel Fernández, di fronte alle velenose polemiche sollevate dagli stessi ambienti ostili a Francesco dopo la sua nomina, si sia sentito in obbligo di precisare, in un’intervista al sito “Crux”, di non essere «un massone né una spia di Soros infiltrata nella Chiesa».Come noterà, gentile Laforgia, siamo giunti a una tale malignità e un tale parossismo che non si sa se provare a rintuzzare punto su punto queste fantasie malate o replicare con l’ironia. Chi vede meglio come prossimo cardinale di Santa Romana Chiesa: un ateo dichiarato o l’esponente di un’altra religione? Il dramma, temo, è che qualcuno sarà capace di dire che andrà proprio così. Stringiamoci allora a Francesco e non curiamoci, se non proprio necessario, dei suoi ebbri detrattori. © riproduzione riservata