L'estenuante procedura per l'approvazione della riforma del mercato del lavoro, tuttora all'esame del Parlamento, ricade anche su alcuni limitati provvedimenti della stessa riforma a sostegno dei papà e delle mamme lavoratrici. Sono tre disposizioni di diversa natura, nel filo comune di incentivare l'ingresso delle donne nel mondo del lavoro e di rafforzare i diritti acquisiti.
Congedi «azzurri». Sono i congedi di paternità, retribuiti al 100% ed obbligatori, che ogni papà potrà utilizzare per una durata di tre giorni entro il quinto mese di vita del bambino. Gli ultimi orientamenti sul nuovo diritto parentale propongono tuttavia che solo il primo giorno di congedo sia obbligatorio. Le due giornate residue dovrebbero essere invece condizionate dal nulla osta della madre, che a sua volta sarebbe obbligata a rientrare in servizio per gli stessi giorni.
Baby sitter. È una novità della riforma: le mamme interessate al congedo facoltativo post maternità avranno, in alternativa, la possibilità di usufruire di voucher per una baby sitter per l'intero periodo consentito dal congedo. In particolare, si potrà sostenere il costo del nido o dell'asilo direttamente con l'indennità del congedo. Di regola, il lavoro della baby sitter è considerato pari a quello di una colf e, come tale, è soggetto a tutte le regole dei rapporti di lavoro domestico. Il voucher previsto dalla riforma opera invece come compenso di lavoro accessorio e saltuario, soggetto alle stesse regole Inps per le collaborazioni. In generale, chi utilizzerà i prossimi buoni lavoro dovrà apporvi una numerazione progressiva, aggiungendo la data e l'orario di utilizzo. Il passaggio burocratico aggiunto dalla riforma tende a restringere il campo degli abusi che possono essere commessi attraverso i voucher. Viene meno così la flessibilità del sistema, finora molto apprezzata in particolare nel settore agricolo. Si finisce così per ingabbiare i voucher nelle rigide formalità dei rapporti continuativi di lavoro dipendente.
Dimissioni in bianco. Per contrastare il fenomeno delle dimissioni in bianco delle lavoratrici in maternità all'atto stesso della assunzione, viene prevista una formale procedura di convalida delle dimissioni, a cura del servizio ispettivo del Ministero del lavoro che dovrà verificare le reali intenzioni delle parti. Le indagini vengono estese alle dimissioni entro l'età di tre anni del bambino. La tutela reale della maternità passa in questo caso per una nuova formalità burocratica che aggrava le aziende e i datori di lavoro che già operano correttamente.
Bimbi in ufficio. L'edizione 2012 dell'iniziativa «Bimbi in ufficio», promossa da alcuni quotidiani nazionali, si svolgerà il 25 maggio. In questo giorno, presso numerose aziende private e alcuni uffici pubblici, i figli dei dipendenti saranno accolti e festeggiati sul posto di lavoro dei genitori. L'iniziativa punta a migliorare gli ambienti di lavoro attraverso una speciale attenzione ai legami familiari.