Faccio cose, vedo gente. La frase cult di Nanni Moretti in “Ecce Bombo” è il riassunto della vita di chi, come molti di noi, non sa esattamente dove è diretto, ma sa almeno da dove è partito. Che è sempre una bella consolazione, o comunque una base solida per ricominciare. È una fortuna poter dire di aver fatto cose, e ancor più di avere visto tanta gente. Chi questi privilegi li ha provati entrambi ha probabilmente imparato che è sempre meglio diffidare di due categorie di persone: quelle che non hanno personalità, perché di solito ti fanno perdere tempo. E quelle che ne hanno più di una, perché puoi impiegarci una vita per capirle. Poi ci sono gli estroversi, e gli estroversi in genere alzano un sacco di polvere per nascondersi dentro: parlano molto, raramente ti regalano una sensazione positiva. L’ideale sarebbe potersi circondare sempre di persone sensibili. Perché sentono il doppio, sentono prima. O, più in generale, circondarsi di gente che vale, nel senso di gente che vale la pena di ascoltare. Non è facile, certo, ma queste sono le persone che mi sono sempre augurato di incontrare. Per capire, per sapere, per alzarmi dal tavolo più ricco dopo averci parlato. Perché la forza di chi è in grado di insegnarti qualcosa batte sempre tutto. Fare cose, vedere gente: che meraviglia.
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