Il Fondo pensionistico Espero, già disponibile per i dipendenti delle scuole pubbliche e delle accademie, si applica ora anche a tutti lavoratori delle scuole materne e dei servizi dell’infanzia e socio-educativi, regolati dal contratto nazionale di lavoro FISM, applicato anche in altri comparti, come gli enti religiosi, il Terzo settore, le Ipab, le cooperative.
La nuova tutela previdenziale è in vigore dal 23 ottobre scorso e interessa circa 32 mila potenziali aderenti, in base a un recente accordo siglato dagli enti del settore Fism e dai sindacati di categoria. L’accordo interviene nell’attuale regime delle pen-sioni Inps ormai “contributive” e di non elevati importi. In questa non esaltante prospettiva, Espero garantisce a ciascun iscritto al termine dell’attività lavorativa una pensione complementare a quella obbligatoria.
L’adesione volontaria del lavoratore al fondo integrativo è favorita da una quota contrattuale dell’1% della retribuzione a carico dell’ente datore di lavoro e di un ulteriore bonus di 200 euro per i singoli anni 2022 e 2023. Dal suo canto l’interessato versa una quota minima dell’1% della retribuzione mensile calcolata per il tratta-mento di fine rapporto. A questo si aggiunge, per tutti gli aderenti, la deduzione fiscale sul mod. 730 fino a 5.164 euro della contribuzione personale versata al Fondo.
In prospettiva l’adesione a Espero risulta molto vantaggiosa per i dipendenti con pochi anni di servizio. Infatti, già dopo otto anni di iscrizione, e comunque prima della pensione Inps, il Fondo favorisce l’acquisto o la ristrutturazione della casa (per sé o per i figli), oltre a spese sanitarie di carattere straordinario, utilizzando per queste finalità i contributi del lavoratore, del datore di lavoro e le relative rivalutazioni.
In caso di cessazione del rapporto di lavoro senza aver maturato i requisiti di pensione, l’iscritto al Fondo, oppure un suo familiare superstite, può chiedere la restitu-zione (detto riscatto) del montante contributivo fino ad allora maturato.
Ai dipendenti del settore è dedicata ora una campagna informativa sulla volontarietà e i vantaggi dell’iscrizione a Espero, da effettuare in maniera espressa. In assenza di questa comunicazione, entro un termine indicato dal Fondo, l’iscrizione avviene d’ufficio, ma con facoltà per il lavoratore entro tempi brevi di poter recedere.
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