Le mamme e i papà che, per accompagnare o per ritirare i figli dalla scuola, modificano il normale tragitto casa-lavoro hanno diritto alla tutela dell'Inail in caso di infortunio o di incidente. Si tratta di una estensione dei casi indennizzabili noti come "infortuni in itinere". Il nuovo criterio ha trovato accoglienza in diverse sentenze della Corte di Cassazione per venire incontro alle esigenze familiari del lavoratore. Il riconoscimento di questa nuova garanzia, che dà poi diritto alle rendite Inail, è subordinato alla verifica delle modalità e delle circostanze del singolo caso (circ. n. 62 del 18 dicembre 2014). Circostanze che devono giustificare la necessità di aver variato il percorso dalla casa al luogo di lavoro o viceversa. Contano, ad esempio, l'età del figlio, la necessità di utilizzare il mezzo privato, la lunghezza della deviazione, il tempo della sosta, ma soprattutto la mancanza di alternative per assolvere l'obbligo familiare di assistere i figli. La Corte ha considerato inoltre che le eventuali violazioni dell'obbligo di assistenza sono sanzionate penalmente.L'applicazione pratica suggerirà i possibili perfezionamenti da apportare al nuovo criterio. In Francia, ad esempio, sono normalmente assicurate le deviazioni e le interruzioni di percorso che interessano le necessità della vita quotidiana, come la spesa alimentare per la famiglia, gli acquisti fatti in farmacia, una visita urgente dal medico, i prelievi e i depositi in banca.Ad un costante miglioramento delle regole per gli "infortuni in itinere" soccorre un principio recentemente accolto dalla giurisprudenza, per il quale un fatto non regolamentato in un Paese dell'Unione europea, ma regolato in un altro Stato in base ad identici precetti costituzionali, può costituire una legittima modalità per risolvere i casi non disciplinati in dettaglio dalla legge italiana.Per i lavoratori interessati, l'Inail precisa che la nuova tutela si applica agli eventi accaduti a partire dal 18 dicembre scorso (data della circolare citata), ai casi precedenti ancora in istruttoria, alle controversie amministrative o giudiziarie in corso o, comunque, non cadute in prescrizione o non decise con sentenza passata in giudicato.Casalinghe. Anche l'assicurazione infortuni per le casalinghe (scadono il prossimo 31 gennaio le nuove iscrizioni e il contributo 2015) potrebbe trovare un nuovo slancio, in linea con l'ampio riconoscimento delle esigenze familiari. L'assicurazione delle madri casalinghe dovrebbe includere automaticamente quella per i propri bambini; negli incidenti domestici viene infatti coinvolto il 13% dei bambini fino a 6 anni (fonte ministero della Salute).