Era laico anche Horus, il dio dei Faraoni?
L'ORRIDO EVENTO
Il prof. Carlo Flamigni si è arrabbiato perché, domenica 16, «su Avvenire un tale che parla spesso male di me, ha scritto per la trentesima volta che anche io sono stato un embrione, oltretutto sbagliando il periodo storico nel quale questo orrido evento si è determinato». Quel «tale» sono io, ma, come i lettori sanno, io non parlo male delle persone: mi limito a criticare quello che scrivono. E non certamente con i modi del prof. Flamigni, che, da bravo laicista, gratifica chi lo contesta di «piccolo manipolo di scalzacani sciamannati». Nemmeno l'ho mai chiamato «un tale», ma sempre con nome, cognome e titolo accademico, perché da quando era embrione (e trentuno!) è persona e va rispettata. Perché lui, però, consideri quella fase della sua vita un «orrido evento», non so: forse uno psicanalista laico potrebbe aiutarlo. In ogni caso non ho «sbagliato il periodo storico» in cui «l'evento si è determinato». Sul suo sito internet, infatti, il prof. Flamigni scrive di essere «nato a Forlì il 4 febbraio 1933». Si deve dunque dedurre che sia stato laicamente concepito ai primi del maggio del 1932 e che l'«orrido evento» della fase embrionale della sua vita si sia concluso tra la fine di giugno e i primi di luglio (fine dell'ottava settimana di gestazione). Dunque, «nell'estate del 1932»: proprio come ho scritto. Vede, Professore, io sono solo un giornalista, ma lei, che è uno stimato ginecologo, dovrebbe spiegarmi come mai dà l'impressione di non conoscere la storia dei suoi inizi.
NATALE E LAICITÀ
Alla sagra del laicismo partecipa anche il Manifesto, che, in una rassegna della «laicità al Quirinale settennato per settennato» (giovedì 27) critica anche quello attuale, perché Napolitano ha parlato, una volta, della «cosiddetta "Terra Santa"». Giudizio laicista, ma come mai, nella stessa pagina, si annuncia la nascita di Elisa (auguri) «la notte di Natale»?