“Enigma Fortuna”, l'arte di Zacara da Teramo
«optimo perito et famoso cantore, scriptore et miniatore»
il maestro abruzzese è appunto considerato uno degli autori più illustri e prolifici della cosiddetta “Ars nova”. Assunto da papa Bonifacio IX come «scriptor litterarum apostolicarum» – quando era peraltro già attivo nella cappella pontificia – le sue alterne fortune esistenziali e professionali si possono ricostruire in modo alquanto preciso attraverso i riferimenti autobiografici racchiusi tra canzoni, ballate, madrigali e mottetti profani, tutti fedelmente riportati all'interno di questo progetto discografico insieme all'intero corpus delle composizioni sacre fino a noi giunte: si tratta degli adattamenti polifonici di sette Gloria e altrettanti Credo, perlopiù “parodie” che utilizzano spunti tematici ricavati da brani profani, secondo una tecnica compositiva che si sarebbe affermata perlopiù in pieno Quattrocento, ma di cui Zacara risulta tra i precursori, se non addirittura il primo a utilizzarla. Sono lavori liturgici che attestano la profondità e la raffinatezza della sua sperimentazione musicale, attraverso un'audace invenzione melodica e contrappuntistica che si traduce in forme e stilemi di estrema complessità e originalità; esercizi per la mente e per lo spirito, che portano un nuovo bagliore sullo splendore dell'arte medievale.
Zacara da Teramo
Enigma Fortuna
La Fonte Musica, Michele Pasotti
Alpha / Self. Euro 40,00 (4 cd)