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Enasarco, il nodo dei «silenti»

Vittorio Spinelli martedì 18 maggio 2010
Stabilità dei conti e garanzia delle pensioni per l'ente di previdenza integrativa degli agenti e dei rappresentanti di commercio. Su questi due versanti si gioca la credibilità della Fondazione Enasarco, che affianca la previdenza obbligatoria degli agenti iscritti alla Gestione commercianti Inps. Dopo la sofferta vicenda dell'investimento in obbligazioni della Lehman Brothers e delle intuibili conseguenze sul futuro delle pensioni della categoria, la dirigenza dell'ente punta oggi a una intera ristrutturazione del patrimonio, in funzione di rendimenti medi soddisfacenti e di un basso profilo di rischio. Preferenza quindi per gli investimenti in immobili di alto pregio sia artistico sia commerciale. Di qui, ad esempio, una rilevante partecipazione al Fondo Donatello che possiede, fra l'altro, la Galleria Alberto Sordi a Roma e storici grattacieli a New York.
I "silenti". Il rinnovamento della gestione non impedisce tuttavia che la stessa presenza dell'Enasarco nel panorama previdenziale sia da qualche tempo messa in discussione. Spunti per accese polemiche sono la doppia e costosa contribuzione all'Inps e all'Enasarco richiesta agli agenti (unico caso di previdenza integrativa a carattere obbligatorio) e, da ultimo, la situazione dei "silenti", gli iscritti alla Fondazione che non riescono a raggiungere l'anzianità minima contributiva di 20 anni e non hanno quindi diritto alle prestazioni pensionistiche, senza aver diritto peraltro ad alcuna forma di restituzione di contributi. Si tratta, in particolare, degli agenti per i quali non risultano versati contributi da più di tre anni. In teoria, gli interessati potrebbero ricorrere ai contributi volontari, sufficienti ad integrare il minimo dei 20 anni. Tra l'altro l'Inps ha già precisato nel 2008 che, malgrado il divieto della legge sulla materia, i contributi volontari Enasarco sono compatibili con i contributi volontari Inps, in quanto la Fondazione non rientra tra le forme «sostitutive od esclusive» della assicurazione generale dichiarate incompatibili con l'Inps. Sul tema dei silenti, l'Enasarco sta ora elaborando un ventaglio di proposte per una soluzione equa e sostenibile, da ufficializzare nel Regolamento della Fondazione.
Contributi 2010. Sono in pagamento in questi giorni (scadenza il giorno 20 maggio) i contributi pensionistici relativi al primo trimestre del 2010. In vista di questo appuntamento e tenendo conto dell'indice Istat dei prezzi al consumo, l'Enasarco ha rideterminato, come avviene con cadenza biennale, i massimali provvigionali e i minimali dei contributi dovuti. A partire dal primo gennaio 2010, per gli agenti plurimandatari il massimale provvigionale annuo per ciascun preponente è pari a 15.810 euro a fronte di un minimale contributivo annuo di 396 euro. Invece, per gli agenti monomandatari il massimale provvigionale annuo è pari a 27.667 euro, a fronte di un minimale contributivo di 789 euro.