Non si può dire che la vita di Maria e del marito Salvatore sia una passeggiata. Sposati da 30 anni, superata entrambi la 50ina, ancora non trovano pace e serenità. Vivono a Catania e lui lavora saltuariamente come pescatore. Il poco che guadagna è l'unico sostentamento per buona parte della famiglia, composta dalla coppia e tre figli tutti maggiorenni. Il maschio, 23 anni, vive in casa e fa disperare per le sue crisi di aggressività che spesso sfoga sulla madre. A casa c'è anche una delle due figlie femmine, con le sue due bambine e il marito, anche lui pescatore quando capita. Purtroppo la salute non assiste questa famiglia: la nipotina minore, 4 anni, ha un tumore al rene e da un anno ha anche gravi problemi di udito che l'hanno fatta chiudere in se stessa, tanto che non parla più. La Caritas locale, che ha segnalato il caso a "La voce di chi non ha voce" spiega che la signora Maria ha provato a lavorare come domestica a ore, ma non riesce a garantire orari stabili proprio per la situazione che vive in casa, tra il marito precario, il figlio instabile e la nipotina spesso in ospedale. Da qualche tempo questa famiglia viene seguita dal Centro di ascolto diocesano, che ora però, sommersa com'è dalle richieste di aiuto di tanti rimasti senza lavoro, non riesce più a fronteggiare il pagamento delle bollette, delle utenze e delle molte spese mediche di Maria e dei suoi familiari. Chi vuole aiutare anche con un piccolo contributo, può versare sul ccp 15596208 intestato ad Avvenire, "La voce di chi non ha voce", P.zza Carbonari 3, Milano. Gli assegni devono essere intestati ad Avvenire, "La voce di chi non ha voce". Si può anche effettuare un bonifico a favore di Avvenire, "La voce di chi non ha voce", conto n. 12201 Banca Popolare di Milano, ag. 26, cod. IBAN IT65P0558401626000000012201.