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Elettriche e lavoro Più occupati o preoccupati?

Alberto Caprotti mercoledì 12 luglio 2023
A sentire gli industriali e la filiera dell’automotive, la transizione alla mobilità elettrica, con il divieto di produrre dopo il 2035 in Europa nuovi veicoli con motori endotermici, comporterà la perdita di 70 mila posti di lavoro. A sentire la Rome Business School,
che ha pubblicato lo studio “L’evoluzione del settore automotive in Italia, l’impatto della mobilità sostenibile su economia e lavoro”, gli occupati passeranno invece dagli attuali 280 mila a 296.800 entro il 2030,
proprio grazie alla transizione. A sentire Motus-E, la lobby che rappresenta chi lavora nella mobilità a batteria, «considerando che il 75% degli attuali occupati è dedicato a produzioni non esclusive per i motori endotermici», i nuovi posti di lavoro creati dalle auto elettriche compenseranno abbondantemente la diminuzione degli occupati. Morale: il lato insopportabile delle previsioni è che ognuno ha la sua, ma che nessuno è in grado di dire quale sia quella giusta.