Ecco tutte le sfide della fattura elettronica
Ma abbandonando per un attimo emotività e pregiudizi che spesso caratterizzano la nostra "psicologia fiscale", nozn si può non condividere la ratio originaria del provvedimento. L'Italia è caratterizzata rispetto a tutte le categorie di imposizione da livelli elevati di evasione e l'Iva sulle transazioni tra imprese è uno dei principali "punti deboli" del sistema. E salvo il caso in cui l'evasione dell'Iva avvenga d'intesa tra le due aziende, in tutte le altre eventualità la fattura elettronica – essendo un documento vincolante, completo e tempestivo – dovrebbe consentire all'Agenzia delle Entrate di individuare in via preventiva il "disallineamento" della fattura tra cliente e fornitore, spingendo chi ha sbagliato a correggere l'errore o ad evitare ogni tentativo di evasione.
L'efficacia del meccanismo ha tuttavia un "baco" interno: il potenziale evasore sarà fortemente dissuaso da comportamenti irregolari, solo se si renderà conto che l'amministrazione finanziaria è in grado di utilizzare l'enorme mole di dati che la fattura elettronica metterà a disposizione. È una grande sfida organizzativa e gestionale per l'Agenzia delle entrate, che dovrà acquisire rapidamente nuove competenze dribblando il rischio di nuovi blocchi delle assunzioni nella Pubblica Amministrazione – che potrebbero rendersi necessari dopo la revisione dei saldi della Legge di Bilancio negoziata con Bruxelles – e riassorbendo il personale perso dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha tolto le funzioni dirigenziali a centinaia di funzionari.
Sarà la capacità e la rapidità di adattamento dei "guardiani del fisco", dunque, a determinare la risposta al quesito iniziale. Sapendo che hanno sulle spalle la responsabilità di non deludere i cittadini onesti.