Ecco perché se si fanno quattro conti a Natale il libro è un dono che conviene
I libri poi vanno letti. Il loro consumo non è troppo veloce. Ma possono anche non essere letti. Sanno aspettare. Sono un patrimonio simbolico che arreda bene la casa. I libri inoltre non si guastano, non richiedono assistenza tecnica né energia elettrica, non sono onnipresenti e invadenti come i cellulari, non così complessi, delicati e costosi come i computer. Leggere bei libri, se non è una pratica reale, è comunque, nello stesso tempo, un sogno, un lusso e un dovere. Ci si immagina seduti in poltrona, senza essere disturbati, in un momento tranquillo della giornata, occupati a fare qualcosa che ci migliorerà. La lettura perciò è anche un'utopia della vita quotidiana individuale, un'utopia realizzabile a basso costo. La lettura riempie la solitudine e la rende proficua, ma volendo può arricchire e migliorare anche la conversazione, che è in declino e a corto di argomenti.
Coraggio, dunque. Stiamo diventando più poveri. Per fortuna ci sono i libri.