L'origine del biscotto è come sempre il pane, madre di tanti dolci, grazie a tantissime varianti (miele, uvetta, canditi) fino ad arrivare al pane di Toni, meglio conosciuto oggi come panettone. Il biscotto è un pane, come dice il nome stesso, cotto due volte. Ha ingredienti semplici quali farina, acqua, zucchero, burro con eventuale aggiunta di uova o aromi naturali. In lungo e in largo per lo Stivale i biscotti impazzano in svariatissime versioni, alcune addirittura riprodotte dall"industria con un certo successo. È il caso dei biscottini di Novara, leggeri, fragranti, che la pasticceria Camporelli (vicolo Monte Ariolo, 3 - tel. 0321620689) produce dal 1852 e che hanno una certa analogia con i più conosciuti Pavesini. Curiosità di questi giorni è l"inaugurazione a Novara (sala Borsa Merci della Camera di Commercio) del primo Salone del Biscotto con un pavimento composto da 984 mila biscotti. Bisogna andare al Medioevo per trovare traccia dei primi biscotti. Il più conosciuto era la cialda, realizzata con una pastella messa a cuocere tra due piastre di ferro roventi. In Inghilterra, il perfezionamento di questa tecnica diede origine al Wafer e in Italia uno degli interpreti più bravi è Babbi di Bertinoro (via Caduti di via Fani, 80 - tel. 0543448598) che in questa stagione esce con le sue scatole di mogano o di latta contenente i waferini che si sciolgono letteralmente in bocca. Persino San Francesco, negli ultimi giorni della sua vita, evocò i mustaccioli, un tipo di biscotto assai diffuso in Umbria, tra la povera gente. Molti biscotti nacquero invece alla corte dei re. È il caso degli amaretti, creati alla corte dei Savoia da un pasticciere di origine napoletana. Il Seicento rimane il secolo di maggior impulso della biscotteria in Europa, fino ad arrivare alla consacrazione dell"Ottocento, che vede il biscotto accanto al tè. E da allora ad oggi, l"ascesa produttiva non si è mai fermata. Un consiglio: fate dei biscotti in casa con i vostri bambini e regalateli a qualcuno. Il cibo che comunica un affetto incomincia da qui.