Facci percorrere, Signore, la via della mitezza. Aiutaci a contrastare la crudeltà del tempo, fuori e dentro di noi. Aiutaci a vincere le radici di quella tenace violenza che non è solo degli altri, ma che dobbiamo riconoscere come anche nostra, per quanto mimetizzata dalla retorica delle buone intenzioni. La tua pace sia la fonte segreta che tutto converte, irriga, ispira, alimenta. Provenga tutto da questa pace senza vincitori né vinti; da questa pace che calma le minacce e gli assedi implacabili; da questa pace pronunciata con il massimo della fermezza e, al tempo stesso, con il massimo della dolcezza; da questa pace che porta con sé la scienza della fraternità.
Dacci mitezza nelle parole, che così facilmente perdono il senso dell'umiltà. Dacci mitezza nei gesti, che così facilmente si fanno meccanici e duri. Dacci mitezza nei giudizi, che troppo in fretta degenerano in condanne senza appello né futuro. Dacci mitezza nelle intenzioni, che la competizione spinge a un'aggressività sempre più tagliente. Che il nostro cuore non assomigli a un'arena inconciliabile, dove tutto si combatte e scontra con tutto; somigli piuttosto alla mitezza dei paesaggi riconciliati, imparando la lezione dei piccoli corsi d'acqua che, quasi senza rumore, fanno fiorire la terra.