duetto e duello
quella dell'"unione che fa la forza". Il pensiero va anche in altre direzioni, come quella segnata da una favola di La Fontaine: un vecchio padre dimostra ai figli che un fascio di frecce non può essere spezzato, mentre ogni singola freccia non riesce a opporre resistenza. Un monito disatteso perché quei figli, appena il padre muore, si mettono ferocemente a litigare per l'eredità. Vorrei tuttavia, ricordare che la concordia non significa omologazione, uniformità. Gli stessi latini con Orazio avevano coniato una bella locuzione, a prima vista paradossale, quella della concordia discors, ossia un'armonia e un rispetto dell'altro pur nella differenza delle opinioni. Anche il duetto in musica può incrociare voci opposte tra loro come il soprano e il basso. Purtroppo spesso si preferisce al duetto il duello nel quale l'uno prevarica sull'altro, cercando di zittirlo e di liquidarlo. Ritroviamo, allora, l'arte del dialogo e del confronto, dell'incontro e della pacata discussione alla ricerca della verità.