Donare sangue, contributi sicuri
Naturalmente non si applica la disciplina dei permessi né della retribuzione relativa al giorno della donazione quando il lavoratore si sottopone al prelievo durante un periodo di ferie individuale oppure di chiusura per ferie dell'intera azienda. Essendo già regolarmente retribuite, le ferie assorbono, infatti, la disciplina speciale delle assenze per la donazione del sangue. Il prelievo, per un minimo di 250 grammi e che può interessare anche la donazione di plasma o di piastrine, deve essere effettuato presso un centro di raccolta fisso o mobile, oppure un centro trasfusionale o un centro di produzione di emoderivati regolarmente autorizzati. Secondo le norme sanitarie, i centri non possono accettare donazioni prima che siano trascorsi tre mesi da un eventuale prelievo fatto in precedenza. Di conseguenza i contributi figurativi accreditabili per la pensione non possono superare quattro giornate per ogni anno.
Emergenza donazioni. Una recente indagine del Censis, commissionata dalla Fidas, suona un campanello d'allarme sulla promozione e sulla sensibilizzazione alla donazione del sangue. Attualmente le donazioni sono in aumento ma la grande maggioranza dei donatori appartiene alla fascia di età compresa fra i 30 e i 55 anni. Le più alte percentuali di donatori, inoltre, si concentrano nelle regioni del Nord, rimarcando una distribuzione sul territorio nazionale non omogenea, a discapito delle regioni del Centro-Sud.
Le proiezioni demografiche nazionali indicano purtroppo una forte riduzione per il prossimo decennio, circa del 9%, sia della popolazione dei donatori sia delle unità di sangue intero raccolte. Una diminuzione particolarmente accentuata si riscontra fra i giovani in età compresa tra i 18 e i 28 anni, una fascia di età che assicura nel tempo i donatori periodici sui quali si regge il complesso del sistema trasfusionale.