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Domenica nel pallone poche idee e tanti spot

Andrea Fagioli martedì 4 settembre 2018
Dopo la terza giornata del campionato di calcio di Serie A, vista non dalle tribune di uno stadio, ma dalla poltrona di casa di fronte alla tv, la prima impressione è che su Sky, anziché sparire per decreto, siano aumentati gli spot ai siti di scommesse. È un pessimo segnale, soprattutto nella stagione in cui per vedere le partite in diretta è necessario, con l'arrivo di Dazn, spendere più di prima. Il sindacato dei giornalisti Rai parla del calcio in tv come di «un privilegio per pochi», perché «ormai gli interessi dei signori dei diritti tv e quelli dei club lo stanno negando al grande pubblico». I giornalisti Rai hanno ragione, ma anche la loro azienda ha colpe. Troppo poco ha fatto per tenere testa ai «signori dei diritti tv» o anche solo per tenere alto il livello dei programmi dedicati allo sport più popolare. L'ultimo esempio è L'altra Ds, che la domenica su Rai 2 poco prima di mezzanotte segue da quest'anno la storica Domenica sportiva. Un rinnovamento era necessario, ma in questo caso si risolve in un materiale cambio di poltrona tra Giorgia Cardinaletti, che conduce la prima parte (La domenica sportiva), e Marco Lollobrigida, che conduce la seconda (L'altra Ds). Cambiano anche gli ospiti, ma quelli che subentrano, in particolare Eraldo Pecci e Serse Cosmi, non aggiungono certo vivacità a una trasmissione che a quell'ora dovrebbe tenere svegli con qualcosa di tecnicamente nuovo rispetto a quanto visto e sentito fino al quel momento. A conti fatti, le cose migliori de L'altra Ds sono la sintesi iniziale di tutti i gol a suon di musica e le interviste come quelle di domenica scorsa alla mamma di Luciano Spalletti. Insomma, dal calcio in tv, come scriveva giusto una settimana fa il nostro Massimiliano Castellani, «si salvi chi può». Invece, le emittenti nostrane insistono al punto che Canale 5 ha resuscitato persino Pressing (domenica in seconda serata) facendo scendere in campo il suo uomo di peso (in tutti i sensi) Pierluigi Pardo. Ma della popolare trasmissione condotta da Raimondo Vianello non c'è traccia. Poteva anche non esserci, ma qui siamo di fronte a un semplice doppione di Tiki taka, che continua ad andare in onda il lunedì su Italia 1. L'unica novità rispetto alla versione anni Novanta è che ora anche intorno a Pressing c'è la pubblicità alle scommesse. E da questa, purtroppo, si salvano in pochi.