Domande e sagge risposte a proposito della felicità
“Decrescita felice” è un'espressione spesso oggetto di irrisione. Ma se Serge Latouche non l'avesse mai concepita? Intervistato sulla “Stampa” da Leonardo Martinelli, l'economista francese nega: «L'aggettivo (“felice”, ndr) l'ha aggiunto un altro studioso, Maurizio Pallante. A me non piace». Non piace l'aggettivo, ma adora il sostantivo, quando non legato al possesso e al consumo: «Le sorgenti di felicità che non sono materiali, come l'amicizia, l'amore, anche la religione». Che, non alimentando il Pil, immaginiamo ulteriore bersaglio di lazzi. Nessun sorriso invece attorno a Cesare Prandelli. I tanti commenti al suo addio al calcio culminano in questo monito di Catone il Censore, ricordato sulla “Stampa” da Gabriele Romagnoli: «“Mai tornare dove si è stati felici”. Chi contravviene segna il proprio destino e non gli resta che indossarlo con decenza e stile». Non è proprio felicità ma quasi il miglior consiglio mai ricevuto da Peter Burling, timoniere di Team New Zealand, vincitore della Coppa America, intervistato sul “Corriere” da Gaia Piccardi: «Divèrtiti e ama quello che fai». Prandelli lo sapeva bene.