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Docenti, altre riforme in vista

Vittorio Spinelli giovedì 1 dicembre 2011
Un corposo "pacchetto previdenza" per i lavoratori e i pensionati è annunciato fra le misure anticrisi che il Governo adotterà nel corso del prossimo Consiglio dei ministri. Nel menù di questa ennesima riforma, a decorrere dal 2012, dovrebbero comparire l'adozione universale del calcolo contributivo delle pensioni in pro rata, l'allungamento della decorrenza mobile da 12 a 24 mesi dopo la maturazione dei requisiti, nuove "quote" (contributi + età) per accedere alle pensioni di anzianità, così da eliminare questa tipologia entro il 2015, oppure l'aumento della massima contribuzione da 40 a 42-43 anni, il blocco nel 2012 dell'aumento annuale delle pensioni salvando però le minime, una nuova età pensionabile – indistintamente per uomini e donne – a partire da 63-65 anni fino a 68-70 anni. Queste misure, tutte ipotesi attendibili, incideranno anche sulla scuola, aggravando il regime previdenziale stabilito con la manovra dello scorso settembre (legge 148). In attesa di conoscere le nuove strade della previdenza, l'Inpdap, con la circolare n. 16/2011 con l'assenso del ministero del Lavoro, ha precisato gli effetti di quella manovra, che comprende le regole previdenziali in vigore per il pubblico impiego, quanto meno fino al prossimo 31 dicembre. Ed a queste regole sono soggetti anche i docenti di religione, laici e religiosi, ed i cappellani inseriti nelle strutture ospedaliere, nelle forze armate e nella polizia.
Decorrenza pensioni. L'Istituto richiama l'applicazione della finestra mobile nel comparto della scuola, prevedendo l'accesso al pensionamento alla data di inizio dell'anno scolastico o accademico successivo a quello in cui sono stati maturati i requisiti. In pratica, la pensione decorre dal 1° settembre dell'anno successivo al completamento dei requisiti. Questa norma, ora pienamente in vigore, secondo le previsioni sarà modificata «al secondo anno successivo alla maturazione dei requisiti», così che i prossimi pensionamenti nella scuola (ora al 1° settembre 2013) si riapriranno il 1° settembre 2014. L'Inpdap precisa inoltre che nel comparto della scuola rientra anche tutto il personale dipendente dalle istituzioni scolastiche pubbliche non statali (le scuole di Trento, Bolzano e Aosta e le scuole gestite da comuni, province e regioni, paritarie e non paritarie) a condizione che le stesse abbiano recepito nei propri regolamenti le disposizioni relative all'ordinamento dei docenti delle scuole statali.
Pensioni di dicembre. Sulla rata di pensione in pagamento da venerdì 16, insieme alla tredicesima mensilità, l'Inpdap applicherà le variazioni conseguenti alla lavorazione dei modelli Red relativi al 2010 presentate dai pensionati. Le variazioni si riferiscono, in accredito o in addebito, agli assegni familiari, alle pensione ai superstiti soggette ai limiti di cumulo, alle somme aggiuntive percepite nel 2010. Gli eventuali recuperi, compresa l'i.i.s, devono essere completati entro il prossimo mese di febbraio.