I pensionati dell'Inps sono stati i primi a tagliare il traguardo della tredicesima del 2005, messa a disposizione dall'istituto di previdenza già dal giorno 1. Seguiranno a metà mese i pensionati dell'Inpdap e la variegata platea dei lavoratori dipendenti che riceveranno dalle pubbliche amministrazioni o dalle aziende private la desiderata gratifica natalizia, utilissima secondo i più recenti sondaggi per saldare debiti ed altre spese di rilievo. Hanno diritto alla tredicesima anche le collaboratrici domestiche e le assistenti familiari.
L'importo della gratifica potrà tuttavia risultare diverso dalle proprie aspettative. La tredicesima mensilità è soggetta, infatti, alle normali ritenute fiscali ed ai contributi previdenziali di categoria. Ma altre cause possono concorrere ad assottigliare la tredicesima. Sono, in particolare, alcune assenze del lavoratore o della lavoratrice avvenute nel corso dell'anno che si chiude. Riducono la gratifica le assenze facoltative che seguono l'astensione obbligatoria per maternità, utilizzate dalla madre entro il primo anno di vita del figlio e le assenze per malattie del bambino entro i primi tre anni di età; può incidere inoltre la sospensione totale dal lavoro per cassa integrazione qualora si protragga oltre due settimane. Altri tagli possono essere causati dagli scioperi, dai permessi lavorativi non retribuiti, da provvedimenti disciplinari e da eventuali giorni residui di servizio militare obbligatorio iniziato nel 2004.
Lasciano invece intatta la gratifica tutte le assenze per malattia, per infortunio, per tubercolosi, l'astensione obbligatoria per maternità, il congedo matrimoniale, la cassa integrazione a orario ridotto.
Regali di Natale. La felice consuetudine di molte aziende di fare regali ai propri dipendenti in occasione del Natale e dell'Epifania, in alcuni casi può avere riflessi sia per il fisco sia per la previdenza. Tasse e contributi non colpiscono certamente il classico panettone e lo spumante e neppure il giocattolo della befana aziendale, essendo comunemente beni di modico valore.
Diverso invece è il caso in cui il valore dell'omaggio superi di gran lunga quello normalmente concesso oppure non sia motivato dal periodo natalizio. In questi casi, il regalo può essere considerato come un vero beneficio aziendale (fringe benefit), idoneo ad integrare la retribuzione del lavoratore. Come regola generale, l'Agenzia delle Entrate ha precisato che non costituiscono base imponibile le somme, i prodotti e i servizi che non apportano un arricchimento del lavoratore e che sono irrilevanti ai fini fiscali quelle erogazioni fatte per un esclusivo interesse del datore di lavoro.
La casistica dei regali e dei servizi gratuiti si allunga ogni anno sempre di più. Tra le nuove forme, vanno diffondendosi i check up sanitari, che sono esenti da contributi previdenziali anche se effettuati all'esterno dell'azienda.