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Isidoro di Siviglia. Di fronte a Dio, accanto ai fratelli

Matteo Liut lunedì 4 aprile 2022

Stare davanti a Dio portando con sé il mondo, le sue fatiche, le sue ferite, le sue speranze: la vita di ogni cristiano è così, in equilibrio tra contemplazione dell’amore di Dio e azione a favore dei fratelli. A ricordarci questo incontro tra dimensioni diverse ma complementari è sant’Isidoro di Siviglia. Nato attorno al 560, nel 599 fu chiamato a succedere al fratello Leandro nella guida della comunità di Siviglia. Le sue opere, in particolare le “Etimologie”, divennero testi fondamentali per gli studiosi lungo tutto il Medioevo. Dedicandogli una catechesi nel 2008 Benedetto XVI ricordò che Isidoro visse un’intensa dialettica interiore tra “desiderio di solitudine ed esigenze della carità verso i fratelli”. Ma questo vescovo santo spese anche molte energie a rileggere l’eredità degli antichi alla luce della fede cristiana. Amico di papa Gregorio Magno, presiedette il Concilio di Toledo del 633 e morì nel 636.Altri santi. San Platone, abate (VIII-IX sec.); san Benedetto il Moro, religioso (1526-1589).

Letture. Romano. Dn 13,1-9.15-17.19-30.33-62; Sal 22; Gv 8,12-20.

Ambrosiano. Gen 37,2a-b;39,1-6b; Sal 118 (119),121-128; Pr 27,23-27b; Mc 8,27-33.

Bizantino. Gen 27,1-41; Pr 19,16-25.