All'ultimo Festival di Cannes ha vinto la Palma d'oro e ora arriva anche nelle nostre sale Dheepan di Jacques Audiard che, ispirandosi a Lettere persiane di Montesquieu, racconta la storia di una “Tigre Tamil” combattente che, per sfuggire alla guerra civile in Sri Lanka, decide di raggiungere l'Europa portando con sé due sconosciute, una donna e una bambina estranee tra loro, fingendo che siano la moglie e la figlia. I tre si conoscono appena, ma in una banlieue parigina, dove lui fa il guardiano e lei la badante, tentano di costruire una vita insieme. Le ferite sono assai evidenti in Dheepan (interpretato dal non professionista Anthonythasan Jesuthasan, soldato sin dai diciannove anni) e per questo, quando in quelle periferie violente e abbandonate persino dalla polizia, scoppia una guerra tra bande criminali, il protagonista torna a combattere. Ma forse non tutto è perduto. Forse i tre sfuggiti alla morte e alla distruzione potranno davvero essere una famiglia. Audiard torna a mettere in scena gli emarginati che cercano un posto nella società, fragili creature ignorate da una Francia che sembra non accorgersi dei cittadini meno fortunati. Il film non raggiunge la forza espressiva delle precedenti opere del regista francese, ma trova il proprio originale sguardo nell'equilibrio tra racconto realistico e apologo su un percorso umano dal valore simbolico. (A. De Lu.)