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Del Piero, prodigi e "giovani" novantenni

Gianni Gennari sabato 19 gennaio 2008
"Il Papa ce l'ha con Del Piero": ride su due colonne Michele Serra ("L'Espresso", 24/1, p. 23). Pare che scherzi, ma è solo ostilità. Ce l'ha con Papi e cattolici? Va bene: libertà di scherzare, anche di schernire. Ma sulla rivista giunta ieri mattina anche agli abbonati con copertina e dossier sul "caso Mastella" esploso da meno di 24 ore " velocità che ai maligni può suggerire sospetti di complicità nel "palazzo", Ndr " c'è anche Edmondo Berselli: "La bomba Ratzinger" (pp. 34-37). Non deride, Berselli, ragiona sul «disastro di immagine dell'affare-Sapienza» per il Centrosinistra, messo in crisi da uno scontro sciagurato «che alla fine si è trasformato in un incidente colossale sul piano diplomatico e più ancora sul piano politico». Pagine sagge. Nell'occasione lampi di saggezza persino da Dario Fo: «Persa un'occasione per capire Benedetto XVI» ("Messaggero", 17/1, p. 1). Un lampo di follia, invece, stesso "Espresso" (p. 34, proprio sotto il titolo di Berselli) lo firma Umberto Veronesi " tanto diverso purtroppo da quello visto anni orsono, intervistato nelle sue competenze da Minoli a "Mixer"! " che fa ridere fin dal titolo stralunato: "I giovani scienziati dicono no alla Chiesa perché non li rappresenta". Quali "giovani scienziati"? Non i "cattedratici" protestatari guidati da novantenni ex docenti e definiti da Massimo Cacciari «cretini politici», quindi la banda scomposta vista urlante in Tv, sconcia nel linguaggio e nelle pose. L'Umberto dice: «credo ancora nel dialogo», ma nei suoi rimproveri alla Chiesa trovi solo banalità e disinformazione. Proprio vero: talora la scienza non basta"