«Écrasez l'infâme», schiacciate l'infame. Voltaire ce l'aveva con la Chiesa; il matematico ateo Piergiorgio Odifreddi se la prende, per ora e con quasi un anno di ritardo, con il vicepresidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roberto De Mattei, che nel febbraio scorso ha promosso il seminario su "Evoluzionismo: il tramonto di una ipotesi", «per offrire un contributo scientifico al dibattito in corso nell'anno darwiniano». Anche il "tramonto" è, ovviamente, un'ipotesi, ma Odifreddi lo considera un'eresia da scomunica e, in veste di Pm dello scientismo, imputa a De Mattei i reati di «professore alla privata Università Europea di Roma, direttore del mensile Radici Cristiane, dirigente di Alleanza Cattolica e consigliere dell'allora vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini» (l'"istruttoria" su La Repubblica, martedì 22). L'accusa principale, però, è di «antievoluzionismo e creazionismo retrivo» per aver pubblicato, negli "Atti", «una vera e propria summa della disinformazione più grossolana e presuntuosa» contro la Scienza e il suo nume Darwin e aver affermato che la Terra «ha solo qualche milione di anni, che i dinosauri sono scomparsi solo poche migliaia di anni fa e che le specie sono state create immutabili dal Creatore». Di qui la requisitoria di Odifreddi: come può il De Mattei restare a dirigere il Cnr? Ma anche un problema di compatibilità ambientale: come può il citato matem-ateo collaborare a La Repubblica, che (giovedì 24) dedica venti pagine del suo supplemento Il Venerdì all'«Oroscopo 2010: segno per segno, decade per decade, ecco la strada indicata dalle stelle»?
NESSUNA EPIFANIA
Davvero «per i cristiani l'amore è sempre epifania di Dio»? Lo sostiene Franco Barbero sul mensile del dissenso Confronti (dicembre) a proposito del matrimonio celebrato da un parroco (poi sospeso a divinis) tra un uomo e un transessuale evirato. La risposta è no, se l'ex don intende quello tra omosessuali. Per i credenti, l'uomo è immagine e somiglianza di Dio e una «manifestazione di Dio» non può che esserne il reciproco. Dunque parlare di «pluralità di forme e di percorsi dell'amore umano» è solo una forzatura della Parola di Dio. Vale anche per l'Unità, che (lunedì 21) commenta favorevolmente alcuni recenti rinvii alla Corte Costituzionale dell'assurda questione della «dignità umana» violata dal rifiuto di alcune anagrafi alla richiesta di pubblicazioni per omomatrimoni. La dignità dell'uomo sta nel rispetto di quel «maschio e femmina li creò a sua immagine e somiglianza» ed è violata da chi tenta oggi di cambiare i diritti in desideri.
LA PILLOLA DI DOPODOMANI
La conferma indiscutibile che la pillola del giorno dopo è un abortivo è venuta quando una donna incinta di un embrione ottenuto per errore con un seme non del marito, ha abortito assumendola su consiglio medico. Ora sta per arrivare la «superpillola del dopodomani», efficace fino al quinto giorno, che nell'annuncio è ancora presentata come «nuovo contraccettivo d'emergenza» (L'Espresso in edicola). Nessun Ministero della salute, però, la blocca almeno per violazione della legge 194.