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Margherita Ward. Dare la vita per credere liberamente nella verità

Matteo Liut venerdì 30 agosto 2024
La negazione della libertà religiosa, anche in Europa, non è una minaccia antica, ormai superata, ma un’ombra che il Vecchio Continente ha conosciuto bene anche in epoca moderna e che oggi rischia di ripresentarsi sotto nuove forme. Il monito viene dalla storia di santa Margherita Ward. Nata intorno al 1550 a Congleton, una trentina di chilometri a sud di Manchester, da una famiglia agiata, Margherita fu una convinta cattolica in un tempo in cui in Inghilterra era pericoloso non dichiarare la propria adesione e ubbidienza alla monarchia protestante. La sua posizione le permise di frequentare diverse case nobiliari ed era una dama di compagnia quando venne a sapere della vicenda del sacerdote cattolico William Watson, che era stato arrestato e torturato. Margherita si era recata da lui in visita varie volte in carcere e, dopo una seconda incarcerazione a Londra nella prigione di Bridewell, decise di aiutarlo a fuggire. La donna, però, venne scoperta e arrestata: interrogata, non negò il suo gesto, ma si rifiutò con decisione di rivelare il nascondiglio del sacerdote fuggitivo e questo le costò l’impiccagione il 30 agosto 1588. Il suo nome appare nel gruppo di 40 martiri inglesi beatificati da Pio XI il 15 dicembre 1929 e canonizzati da Paolo VI il 25 ottobre 1970. Altri santi. Santi Felice e Adautto, martiri (III-IV sec.); beato Alfredo Ildefonso Schuster, cardinale (1880-1954). Letture. Romano. 1Cor 1,17-25; Sal 32; Mt 25,1-13. Ambrosiano. 1Mac 15,15-23a.24; Sal 66 (67); Gv 1,35-42. Bizantino. Gal 4,8-21; Mc 6,45-53a. t.me/santoavvenire © riproduzione riservata