Dal Vangelo “spiegato” al Vangelo testimoniato, dalle aule della teologia agli estremi confini della terra: il percorso di san Francesco Regis Clet ci racconta la storia di un uomo che dopo aver prestato l’intelletto all’annuncio del Risorto, diventò volto vivente del Dio crocifisso e per questo versò il proprio sangue. Era nato nel 1748 a Grenoble e nel 1769 era entrato nella Congregazione della Missione, fondata da san Vincenzo de’ Paoli. Nel 1773 era prete e poi insegnante di teologia morale nel Seminario di Annecy: per la sua vasta preparazione i suoi studenti lo chiamavano “biblioteca vivente”. Nel 1788 si trovò a guidare il Seminario vincenziano di Parigi ma nel 1791 chiese di essere inviato in Cina come missionario. Arrivò a Macao, colonia portoghese dove all’inizio del secolo i cristiani erano almeno 300mila. In quel momento la comunità dei credenti era oggetto non solo di diffidenza ma anche di vera e propria repressione: il Vangelo, portato dai missionari stranieri, veniva associato alla presenza non gradita degli occidentali. Il futuro santo sfuggì alla prima ondata persecutoria tra il 1805 e il 1811, ma nel 1819, mentre si trovava a Wuhan, venne denunciato per soldi da un cristiano rinnegato. Arrestato, torturato, imprigionato per mesi, non rinnegò mai la propria fede e per questo venne condannato e ucciso, strangolato, il 18 febbraio 1820.
Altri santi. Sant’Elladio di Toledo, vescovo (VII sec.); santa Geltrude Comensoli, religiosa (1847-1903).
Letture. Romano. Eb 11,1-7; Sal 144; Mc 9,2-13.
Ambrosiano. Es 29,38-46; Sal 95 (96); Rm 12,1-2; Gv 4,23-26.
Bizantino. Rom 14,19-23;16,25-27; Mt 6,1-13.
t.me/santoavvenire