Dalla baracca alla casa «Ora siamo autonomi»
A Milano sono più di sessanta le famiglie rom tolte dai campi e inserite in casa da Sant'Egidio. Ramona oggi lavora come colf. Racconta Assunta Vincenti della Comunità: «Potremmo parlare di una pedagogia dell'abbraccio che Sant'Egidio prova a suscitare attorno ai poveri: un lavoro di rete con maestre, allenatori della squadra San Martino, animatori dell'oratorio e del doposcuola». Racconta Elena, una giovane volontaria: «Un bambino rom è come tutti gli altri: ha voglia di scoprire, di essere ascoltato e valorizzato. Quest'esperienza ha cambiato anche me: con la conoscenza personale vinci un tabù». Il parroco don Giuliano Savina spiega il significato pastorale dell'accoglienza: «Ciò che ci è chiesto è vivere il Vangelo. A chi ti chiede il mantello: daglielo! A chi ti chiede di fare un miglio: tu fanne due! Aver offerto a questa famiglia la possibilità di integrarsi testimonia ancora una volta che il Vangelo permette, a chi lo accoglie, di conoscere la bellezza della vita».