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Sisinnio, Martirio e Alessandro. Dall'Oriente in Trentino nel nome del Risorto

Matteo Liut martedì 29 maggio 2018
I martiri sono garanzia della memoria e per questo essi sono semi di futuro. I santi Sisinnio, Martirio e Alessandro rappresentano proprio questo per il Trentino e in particolare per la Val di Non, dove giunsero da evangelizzatori e dove morirono da martiri. Erano originari della Cappadocia ed erano stati inviati dal vescovo di Milano, Ambrogio, alla comunità cristiana di Trento, guidata dal vescovo Vigilio, che aveva chiesto di poterli avere come collaboratori. I tre trovarono l'ostilità dei pagani, che li attaccarono e li uccisero, bruciandoli davanti all'altare del dio pagano Saturno durante una festa in onore della dea Cerere: forse avevano visto nel Vangelo una "minaccia" anche per i loro interessi economici. La tradizione, che colloca la loro morte nel 397, ci dice che Alessandro era un ostiario, Sisinnio un diacono e Martirio un lettore.
Altri santi. Sant'Esichio di Antiochia, martire (303); santa Orsola Ledochowska, religiosa (1865-1939).
Letture. 1Pt 1,10-16; Sal 97; Mc 10,28-31.
Ambrosiano. Es 6,29-7,10; Sal 104; Lc 4,25-30.